Reskilling dei formatori

Reskilling dei formatori. È ora?

Di Reskilling  se ne parla intensamente da un paio di anni ma di Reskilling dei formatori non ho trovato cenno. Di solito se ne scrive con riferimento alle competenze digitali dove tutto sommato il discorso è concettualmente semplice anche se di applicazione complessa. Ben diversa è la questione per dei professionisti la cui  attività più pregiata, fino ad un anno fa, era lavorare in pubblico, con il pubblico.

Cos’è il Reskilling

Reskilling, letteralmente si può tradurre in riqualificazione ma, più in concreto, è un processo attraverso cui si individuano in una popolazione le competenze da sviluppare, quelle da dismettere e come integrare le competenze passate con le nuove in una popolazione.

Un percorso di formazione formatori per i webinar

Da quando è iniziata la pandemia con alcuni colleghi (Paola Brianzoli, Luigi Corsaro, Mirco Di Porzio, Marialetizia Mele, Maurizio Passerini, Christian Vianello) ) abbiamo ragionato sul primo punto, competenze da aggiungere ai formatori. Su questo tema abbiamo scritto un libro “Zoom sul webinar” e strutturato un corso. Le competenze che abbiamo individuato sono:

  • informatiche sulle piattaforme e sulle aule informatiche virtuali
  • progettazione di corsi per il webinar
  • grafica per il video
  • la salute allo schermo
  • i webinar come strumento di marketing
  • la vendita della formazione oggi

Cosa Aggiungere?

Nell’immediatezza del cambiamento non c’era il tempo per pensare a altro. A distanza di un anno, è il momento di mettere a fuoco l’intero processo di Reskilling dei formatori.

La cosa più dolorosa dei processi di Reskilling è lavorare sulle competenze da abbandonare. La frustrazione di chi è abituato a lavorare con modalità esperienziali, outdoor, in teatro o in aule creative, la condivido e la sto vivendo.

Il desiderio del contatto, che tanto aiuta le relazioni, non deve inibire la ricerca di risultati simili o migliori “in altri mezzi”. Ovvio sto parlando di formazione “in presenza” anche se virtuale, quella asincrona è tutta un’altra storia, ha a che vedere con i contenuti e non con la relazione.

Anche se speriamo di tornare in un’aula fisica o nella natura, oggi è necessario metterle in stand by le abilità sviluppate per quegli ambienti, per spremere ogni possibilità relazionale dai mezzi di comunicazione che stiamo utilizzando.

L’alternativa è vivere di rimpianti e accontentarsi di risultati modesti.

Come completare il Reskilling dei formatori?

In altre parole in un percorso di formazione formatori che affronti oggi la ri-progettazione dei corsi per i webinar penso che debba includere un ragionamento approfondito sulla gestione di questo cambiamento anche per chi tutti i giorni promuove il cambiamento altrui!

Abbandonate le preclusioni questo periodo può essere estremamente ricco di stimoli e di creatività per i formatori.

Molte soluzioni sono state trovate ma altre sono ancora in divenire anche perché i software dedicati sono giustamente in una fase di sviluppo esplosivo. In sintesi stiamo vivendo uno dei momenti di più grande trasformazione degli ultimi decenni.

Se sei interessata-o al percorso di formazione tratto dal libro “Zoom sul Webinar” scrivimi 

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