Il futuro del Public Speaking in cinque passi

Il futuro del Public Speaking è vicino, molto vicino. Ultimamente ho letto molti post sul futuro della comunicazione in pubblico. Forbesblogger specializzati, tecnologi e altri si sono interrogati sul tema.

Vi riporto le mie impressioni partendo da quanto sta già accadendo .

1) Discorsi sempre più efficaci in meno tempo

Quando ho iniziato a fare il formatore, un corso di cinque giorni non era eccezionale. Oggi lo stesso corso deve essere compresso in non più di 14 ore, pari a due giornate lavorative senza pernotto il primo giorni. Per i discorsi pubblici va peggio. Un prodotto veniva presentato in minimo due ore, i tempi oggi tendono sempre più a stare nel range tra i 20 minuti dello standard di TED e i 3/6 minuti, tipici delle presentazioni di start up. Anzi in molti casi il limite minimo si è spostato verso i 90″. Parliamo delle “solite esagerazioni americane”? No, delle presentazioni delle start up allo SMAU. Quindi: avere le idee extra chiare, metodo, strumenti tecnologici e una capacità di sintesi para-normale è essenziale per oggi e lo sarà ancora di più domani. Robert Gallo, ottimo formatore e coach di Public Speaking, si è già spinto alla presentazione aziendale in 15″. Mi pare troppo!

2) Lo speech diventa parte di una conversazione

I grandi speaker hanno ormai tutti un hashtag che li caratterizza, se sei stai  per andare a un loro evento, prima o dopo l’hashtag ti verrà comunicato, probabilmente andrai a curiosare prima dello speech e successivamente comunicherai le tue impressioni  su quello che hai sentito e così via. Certo è più utile a chi parla per contro proprio e non per conto terzi, ma, a parte la mia personale antipatia per gli hashtag è una cosa facilmente fattibile. Anzi per l’occasione ne lancio uno mio: #davantiatutti

3 ) Integrazione degli smartphone

Ricordi il vecchio adagio “Se non puoi vincerli, alleati”?. Oggi se dovessi fare un incubo su un discorso pubblico, sognerei che nel buio della sala, compare un faccia blu. No, non un alieno! Solo una faccia illuminata da uno smartphone, poi un’altra e un’altra ancora, alla fine parli da solo, nessuno ti ascolta.

Se pensi che sia un problema che riguarda solo professori noiosi ti sbagli. Anche i cantanti stanno affrontando lo stesso problema, il pubblico è più interessato a spedire selfie, messaggiare, filmare che ad ascoltare. Come fare? L’unica è studiare metodi e strategie per integrare l’uso del cellulare nello speech: invitando a cercare una notizia, avendo feedback continuo attraverso messaggi di testo o utilizzando qualche tecnologia che sono sicuro nascerà a breve per affrontare questo problema.

La fantascienza è oggi

Mi sono già occupato di Intelligenza artificiale e Public Speaking ( Nuove tecnologie e public speakingDibattere con un’intelligenza artificiale,  Intelligenza artificiale da il feedback sul public speaking) ma, cercando di individuare tecnologie nascenti per gestire il palco, sono rimasto impressionato. Il futuro per chi parla in pubblico è fantascientifico ed è già cominciato.

4) Oltre le slide

Non si parla mai abbastanza male delle slide spesso usate da oratori inesperti al posto degli appunti. Sono spesso brutte, non proporzionate alla distanza e alla vista dei partecipanti. Le alternative che vengono dalla realtà aumentata mi sembrano incredibili nonostante siano strumenti ai primordi. Nel filmato la puoi vedere utilizzata magistralmente da un cyber-illusionista, Marco Tempest: pochi effetti moto belli, ma non dubito in futuro che si potrà far di tutto e in modo semplice

5) Parla la robot … a braccio

Essere sostituiti da una macchina non è il destino dei solo operai addetti a lavorazioni pericolose. Sembra proprio che siamo a questa ipotesi anche per il futuro del Pubic Speaking. Proprio non credevo che fossimo già così avanti, anche se nell’ultimo  anno vari robot più o meno umanoidi sono comparsi in pubblico . Sofia  è un’altra cosa. Qui puoi osservarla  alle Nazioni Unite e c’è poco da commentare.

Vorrei ricordarti che esistono due libri che insieme danno un quadro completo delle abilità che servono per parlare in pubblico, in attesa dei robot che ci sostituiranno: Davanti a tutti, manuale di Public Speaking, per chi voglia approfondire questo tema in tutti i suoi aspetti e Persuadere parlando in pubblico per chi volesse sviscerare il tema della persuasione.  Se poi la data del tuo speech fosse già fissata e volessi un aiuto subito, scrivimi, troveremo la soluzione più adatta.

Puoi scaricare l’estratto  e i contenuti gratuiti, tra cui  l’eBook “Stare in aula” e ricevi la newsletter.

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