Rosling_presentare dati statistici

5 stratagemmi per presentare dati, grafici e affascinare

Non è facile presentare dati e grafici affascinare il pubblico, ma Hans Rosling, tra le altre cose esperto statistico per l’ONU, ci riusciva. In uno dei miei primi lavori mi occupavo di analisi di mercato e so per esperienza che la percezione dei dati, da una parte e dall’altra del tavolo sono ben diverse: ricchi di significato per chi li presenta, aridi e noiosi per chi li ascolta. Per questo motivo trovo che Hans Rosling fosse geniale (purtroppo è deceduto alcuni mesi fa), tanto che la BBC, per realizzare un documentario sul futuro dell’umanità, lo ha ingaggiato. Ti invito a guardare l’intero filmato (se vuoi i sottotitoli in italiano li devi selezionare) , in ogni caso alcuni brevissimi spezzoni che troverai i seguito focalizzano gli stratagemmi utilizzati da Rosling . Se sei un’insegnante, sappi che  il filmato, il materiale statistico e il tipo di grafico inventato da Rosling sono a disposizione delle scuole gratuitamente .
Mi vorrei soffermare, attraverso l’analisi del filmato, su alcuni stratagemmi che permettono a Hans Rosling di essere il miglior presentatore di dati che abbia mai visto.

Stratagemma 1: conoscere il livello di competenza del pubblico con i dati.

Questo primo, apparentemente banale, stratagemma consiste nel presentare in modo completamente diverso a un pubblico tecnico (che condivide alcune conoscenze sui dati che presentiamo) e a un pubblico generico, specie se ha attese negative.

Nel filmato del documentario sul futuro dell’umanità, dopo un’introduzione di 30 secondi, abbiamo un’apertura formale (classica, sarebbe piaciuta a Cicerone) con tre domande forti:

… tutto ciò in un mondo in cui la popolazione continua a crescere. Dovremmo essere preoccupati? Dovremmo spaventarci? Come dare un senso a tutto ciò?”

E fin qui è solo buona introduzione, ma arriva i colpo di genio, consapevole che in TV, se uno si annuncia come statistico, potrebbe essere fulminato dai telecomandi, se la gioca così:

“… ci sono persone che quando pensano al futuro del mondo si fanno prendere dal panico! Ma oggi vi mostrerò come stanno veramente le cose. Mi chiamo Hans Rosling, sono uno statistico che… NO, NO, NO, NO… rimanete con me! Perché grazie ai dati più recenti da ogni paese vi mostrerò il mondo in una nuova maniera … ma la buona notizia è che il futuro potrebbe non essere troppo cupo.”

Non solo si mostra consapevole della scarsa attrattività che i numeri hanno in TV, ma lo fa con un linguaggio corporeo così esagerato da essere comico e in totale contrasto con l’immagine che uno potrebbe avere di un professore svedese di statistica. Inoltre nel clima di attuale pessimismo, spiazza il pubblico con l’affermazione che il futuro potrebbe non essere così cupo.

Stratagemma 2: Presentare dati e grafici con: ordine, icone e doppie spiegazioni

In quest’altro spezzone scopriamo il modo migliore per presentare un grafico: prima una spiegazione sull’asse orizzontale (ascisse) poi quello verticale (ordinate).

I numeri si trovano sia sugli assi, che riportati in un’icona. L’icona rappresenta il significato di quel numero, graficamente, testualmente e con i dati relativi. Questa modalità di presentazione, detta presentazione integrata, si ispira alle scoperte di Mayer, psicologo specializzato sull’apprendimento multimediale. La sua “scoperta” su come ottimizzare la presentazione dei grafici è stata pubblicata nel 2003 … e da allora prevalentemente ignorata.

Stratagemma 3: dare un significato alle quantità.

Quando presenti dei dati non molto noti o che il pubblico vede per la prima volta, è necessario “tradurli” con riferimenti noti. Nello spezzone qua sopra, il fatto che la popolazione mondiale 10,000 anni fa fosse di 10 milioni di persone, viene spiegato in questo modo: “pensate in tutto il mondo una popolazione come quella svedese (di oggi). Pensate un mondo di soli svedesi …”.  Ovviamente con la stessa tecnica potresti far sembrare lo stesso numero grandissimo, ad esempio dicendo: “Pensate che i gorilla in cinque milioni di anni non hanno superato le decine di migliaia di individui”. In altre parole bisogna fare molta attenzione a come diamo un senso alle quantità.

Stratagemma 4: Dare anima e cuore ai numeri con il  corpo e la voce

In questo spezzone il professore ci da un altro esempio di come presentare dati e grafici, dando con il corpo e con la voce un significato emotivo ai numeri.

Il corpo si alza o si abbassa con i valori e i grandi cambiamenti sono sottolineati passo per passo. Addirittura, per trasmettere il senso di sfida vinta dal Bangladesh nel controllo delle nascite, Rosling assume un tono da cronista sportivo.

Stratagemma 5: dimostrare fisicamente

Ci sono spiegazione semplici per chi ha dimestichezza coi dati, che il pubblico quasi sicuramente non capirebbe. Non perché sia necessariamente ignorante, ma non è semplice stare tra il pubblico e raffigurarsi progressioni matematiche o altro. Qui il Prof. Rosling adotta una delle tecniche più efficaci, usa degli oggetti e li fa muovere per dimostrare la sua tesi. Traduce tutto in un gioco di cubi di plastica rendendo evidente un fenomeno noto a pochi, anche tra gli addetti ai lavori.: a meno di guerre e cataclismi la popolazione raggiungerà in ogni caso gli undici miliardi di presone per poi stabilizzarsi. Un’avvertenza: questa tecnica rende necessario sacrificare un po’ la precisione, se stai attento alle virgole, c’è rischio di rendere tutto incomprensibile.

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